La lettura e l’interpretazione dell’aura e dei corpi energetici sono competenze essenziali per ogni praticante di Angelic Healing. Consentono di stabilire una sottile diagnosi dello stato vibratorio di una persona e di indirizzare la cura verso le aree che ne hanno più bisogno. È un’arte che unisce la percezione extrasensoriale, l’intuizione e una profonda conoscenza dell’anatomia sottile.
Per sviluppare questa capacità, il praticante coltiva prima la propria sensibilità energetica. Impara a centrarsi, ad ancorarsi nel momento presente e ad aprire i suoi canali di percezione. La meditazione, la respirazione consapevole e la connessione con la natura sono pratiche che affinano i suoi sensi sottili. Gradualmente, diventa capace di percepire le vibrazioni oltre la realtà fisica e di entrare in risonanza con il campo energetico degli altri.
La visione dell’aura è spesso il primo livello di percezione che si risveglia. L’aura appare come un alone luminoso che circonda il corpo fisico, composto da diverse strati di colori e texture. Ogni sfumatura, ogni forma porta un significato. Ad esempio, un’aura di un blu profondo e limpido indica una persona serena e spirituale, mentre un’aura di un rosso scuro e agitato rivela emozioni di rabbia o frustrazione.
Per affinare la sua visione dell’aura, il praticante può esercitarsi osservando i sottili giochi di luce attorno agli esseri viventi: lo scintillio delle foglie di un albero, il vibrante splendore di un fiore, il dolce bagliore di un animale tranquillo. Poco a poco, trasferisce questa qualità di sguardo alle persone che lo circondano. Può cominciare contemplando l’aura attorno alle mani o alla testa, aree in cui è spesso più densa e più facile da percepire.
Con la pratica, la visione dell’aura diventa sempre più precisa e dettagliata. Il terapeuta distingue i diversi strati aurici, ognuno corrispondente a un corpo sottile specifico. Individua le aree di luminosità e vitalità, così come le aree di oscurità o stasi. Può percepire forme particolari, come buchi, strappi o entità energetiche parassite, che indicano blocchi o influenze negative da trattare.
Ma la lettura energetica non si limita alla visione. Mette in gioco tutti i sensi sottili, in una sinfonia di percezioni. Il terapeuta può sentire le vibrazioni dei corpi energetici sotto le sue mani, come variazioni di temperatura, densità o texture. Può ascoltare interiormente suoni, parole o melodie che gli danno indicazioni sullo stato vibratorio della persona. Può persino gustare o sentire odori e profumi che gli rivelano specifici squilibri.
L’interpretazione di queste percezioni multisensoriali richiede pratica, discernimento e umiltà. Il terapeuta impara a distinguere ciò che appartiene alla sua propria sensibilità da ciò che appartiene realmente al campo energetico dell’altro. Si distacca dalle sue proiezioni mentali e dai suoi giudizi per accogliere ciò che è, con un atteggiamento di neutrale benevolenza. Si lascia guidare dalla sua intuizione e dalla sua guida interiore per decodificare i messaggi sottili che riceve.
Questa guida può assumere molteplici forme. Può essere un’ispirazione improvvisa, un’immagine mentale, una sensazione corporea o un pensiero che attraversa la mente. Il terapeuta impara a fidarsi di questi flash intuitivi e ad integrarli nella sua lettura energetica. Spesso riceve informazioni che superano la sua comprensione logica ma che risuonano profondamente con il suo cuore e la sua anima.
Per affinare la sua interpretazione, il terapeuta può appoggiarsi alle sue conoscenze dell’anatomia sottile. La sua padronanza dei diversi corpi energetici, dei chakra, dei meridiani e dei nadi gli permette di stabilire collegamenti tra le sue percezioni e gli squilibri sottostanti. Ad esempio, una sensazione di pesantezza nella zona del plesso solare, associata a un’aura di un giallo scuro, può indicare un blocco del 3° chakra legato a problemi di potere e autostima.
Ma al di là delle griglie di lettura teoriche, è soprattutto la pratica e l’esperienza ad affinare l’arte dell’interpretazione energetica. Attraverso incontri e trattamenti, il terapeuta sviluppa una vera e propria saggezza intuitiva. Impara a riconoscere schemi ricorrenti, firme vibratori specifici a certi problemi. Affina la sua capacità di sentire l’essere nella sua globalità, al di là dei sintomi apparenti.
Perché l’obiettivo della lettura energetica non è mettere un’etichetta o una diagnosi fissata. È di aprire uno spazio di consapevolezza e dialogo con l’essenza profonda della persona. Mettendo parole su ciò che percepisce con rispetto e delicatezza, il terapeuta invita il ricevente a ricollegarsi alla sua propria verità interiore. Lo aiuta a prendere consapevolezza delle sue aree di ombra e luce, delle sue risorse e delle sue sfide.
Questa presa di consapevolezza è spesso il punto di partenza di un profondo processo di trasformazione. Sentendosi visto e accolto nella sua realtà sottile, il ricevente può iniziare a liberarsi dai suoi blocchi e a dispiegare il suo pieno potenziale. La cura energetica diventa quindi una vera e propria co-creazione, in cui terapeuta e ricevente si uniscono alle forze di guarigione per ripristinare l’armonia e l’allineamento dell’essere.
Col passare del tempo, il terapeuta si rende conto che la lettura energetica è molto più di una tecnica. È una via di risveglio e di servizio, che gli richiede di affinare costantemente la sua propria trasparenza e la sua propria chiarezza interiore. Curando le sue proprie aree d’ombra, diventa uno specchio sempre più limpido per riflettere la luce dell’anima. La sua sola presenza diventa guaritrice, oltre le parole e i gesti.
Così, l’arte della lettura e dell’interpretazione energetica è un cammino di vita, una chiamata a sempre più coscienza, amore e verità. Mettendosi al servizio della guarigione degli altri, il terapeuta guarisce anche le facce di sé stesso. Scopre poco a poco che l’aura che contempla negli altri è anche la sua, che i corpi sottili che armonizza sono anche i suoi. Perché in definitiva, siamo tutti Uno, riflessi di una stessa Coscienza divina incarnata in una infinita diversità.
Punti da notare:
– La lettura e l’interpretazione dell’aura e dei corpi energetici sono essenziali nell’Angelic Healing per stabilire un sottile diagnosi e indirizzare la cura. Ciò richiede percezione extrasensoriale, intuizione e conoscenza dell’anatomia sottile.
– Il terapeuta sviluppa la sua sensibilità energetica attraverso la meditazione, la respirazione consapevole e la connessione con la natura. Impara a percepire le vibrazioni oltre il fisico.
– L’aura appare come un alone luminoso intorno al corpo, con diversi colori e texture che portano significato dello stato della persona.
– La visione dell’aura si affina osservando i sottili giochi di luce in natura, poi sulle persone. Il terapeuta distingue i diversi strati, individua le aree di vitalità o di blocco.
– La lettura energetica coinvolge tutti i sensi sottili: tocco, visione, udito, olfatto, gusto. Il terapeuta interpreta queste percezioni multisensoriali con discernimento e umiltà.
– L’intuizione e la conoscenza dell’anatomia sottile guidano l’interpretazione. Ma è soprattutto l’esperienza pratica che sviluppa una saggezza intuitiva per riconoscere gli squilibri.
– Lo scopo è aprire un dialogo con l’essere profondo della persona, aiutarla a prendere coscienza delle sue aree di ombra e di luce per innescare una trasformazione.
– La lettura energetica è un percorso di risveglio e servizio che richiede al terapeuta di affinare la propria chiarezza interiore. Curando l’altro, guarisce anche le parti di sé stesso.
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