La musica, i suoni e le frequenze vibrazionali sono potenti alleati nell’Angelic Healing. Ogni nota, ogni melodia, ogni strumento risuona con le diverse energie angeliche e sostiene il processo di guarigione multidimensionale.

Alcuni strumenti sono particolarmente associati alle vibrazioni celesti. L’arpa, con i suoi suoni cristallini ed eterei, è spesso collegata all’arcangelo Michele che eleva le anime verso la luce divina. I ciotoli sonori di quarzo cristallino, con le loro armoniche sottili e profonde, sono in affinità con l’arcangelo Metatron che armonizza i corpi sottili e apre i canali di comunicazione con i piani superiori. I campanelli e le campane, con la loro chiarezza e purezza, risuonano con l’arcangelo Uriel che illumina la mente e dissipa i veli dell’illusione.

Altri strumenti sono associati a qualità vibrazionali specifiche. Il tamburo sciamanico e le percussioni tribali ancorano, dinamizzano e liberano le memorie cellulari, in connessione con gli spiriti della natura. I gong planetari e i diapason terapeutici riequilibrano i corpi sottili e dissolvono i blocchi energetici, come l’arcangelo Raffaele che guarisce e rivitalizza l’essere nella sua totalità. I flauti nativi americani e i liuti orientali toccano l’anima e aprono il cuore, come l’arcangelo Chamuel che ammorbidisce le relazioni e invita all’amore incondizionato.

Nell’Angelic Healing, la musica e i suoni possono essere utilizzati in molteplici modi per creare una sinergia con le energie di guarigione angeliche. Sedute di suonoterapia individuali o collettive permettono un riequilibrio vibrazionale profondo. Il praticante, guidato dalla sua intuizione e dalla sua connessione angelica, utilizza vari strumenti per armonizzare i corpi sottili e dissolvere le memorie cellulari. Suoni diretti verso specifiche parti del corpo o dei chakra dissolvono i blocchi e liberano la circolazione dell’energia vitale.

Alcuni terapeuti creano dei concerti meditativi in cui la musica diventa il vettore di un viaggio interiore guidato dagli angeli. I partecipanti, sdraiati o seduti comodamente, si lasciano trasportare dai suoni e dalle visualizzazioni. Si attraversano vari paesaggi vibrazionali, si incontrano il proprio angelo custode, si ricevono messaggi dalla propria guida interiore. La musica diventa un ponte tra le dimensioni e favorisce uno stato di coscienza allargato propizio alla guarigione.

È possibile creare audio di guarigione personalizzati combinando suoni, musica, messaggi canalizzati dagli angeli e tecnologie di cura energetica. Il praticante entra in comunicazione medianica con le guide angeliche della persona e registra i suoni e le parole che meglio sostengono i bisogni della sua anima. Può anche usare specifiche frequenze come le onde binaurali per indurre stati di coscienza modificati e facilitare la recettività alle energie di guarigione.

Cantare o emettere suoni sacri in modo consapevole è una pratica potente per collegarsi agli angeli. I mantra e i canti armonici, come quelli dei monaci tibetani, elevano le vibrazioni e dissolvono la mente, aprendo la porta alla presenza angelica. Il canto delle vocali e i codici sonori, come quelli canalizzati dall’arcangelo Metatron, riattivano il DNA divino e trasformano la coscienza. Alcuni suoni come l’OM o l’AH risuonano potente con il chakra del cuore e diffondono l’amore incondizionato, mentre l’HU apre il canale verticale e collega alla Sorgente.

Scegliere musica e suoni di alta qualità vibrazionale è essenziale. Si raccomanda di accordare il proprio strumento prima di ogni cura e di dedicarlo agli angeli in modo che diventi un canale puro per le loro energie di guarigione. Alcune musiche composte specificatamente in risonanza con gli angeli, come quelle di Iasos, Ashana o Anael, sono particolarmente propizie per creare un’atmosfera sacra e invitare la loro presenza.

Benedire i suoni e gli strumenti, invocando gli angeli e caricandoli di intenzioni di guarigione, moltiplica il loro potenziale terapeutico. Così consacrati, diventano veri e propri chiavi vibrazionali che aprono le porte della percezione sottile e della comunicazione celeste. La musica diventa un linguaggio universale che trascende le parole e tocca direttamente l’anima, invitandola con dolcezza a risvegliarsi alla sua natura divina e a unirsi al coro degli angeli.

Punti da ricordare:

– La musica, i suoni e le frequenze vibrazionali sono potenti alleati nell’Angelic Healing, risuonando con le energie angeliche.

– Alcuni strumenti sono associati a specifici arcangeli: l’arpa a Michele, i ciotoli sonori a Metatron, i campanelli a Uriel, ecc. Altri strumenti hanno qualità vibrazionali particolari.

– La musica e i suoni possono essere utilizzati in vari modi in sinergia con la terapia angelica: sedute di suonoterapia, concerti meditativi, audio di guarigione personalizzati…

– Cantare o emettere suoni sacri (mantra, canti armonici, codici sonori…) permette di connettersi potente agli angeli.

– È importante scegliere musica di alta qualità vibrazionale, accordare e dedicare il proprio strumento agli angeli per farne un canale puro.

– Benedire i suoni e gli strumenti, caricandoli di intenzioni di guarigione, moltiplica il loro potenziale terapeutico.

– La musica è un linguaggio universale che tocca l’anima e l’invita a risvegliarsi alla sua natura divina unendosi al coro degli angeli.

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