L’orientamento verso altri professionisti è un passo chiave nella gestione globale e coordinata degli squilibri ormonali. Infatti, nonostante un’approfondita conoscenza nella salute ormonale, l’allenatore non può sempre rispondere in modo autonomo a tutte le necessità dei suoi clienti. Alcune situazioni richiedono l’intervento di specialisti medici o paramedici, per affinare la diagnosi, prescrivere trattamenti specifici o gestire le comorbidità associate.
Tra i professionisti verso cui l’allenatore può indirizzare i suoi clienti, i medici specialisti occupano un posto centrale. L’endocrinologo è lo specialista di riferimento per le patologie ormonali complesse o atipiche, che richiedono indagini approfondite o trattamenti di seconda linea. Egli interviene in particolare nella gestione delle gravi carenze ormonali (ipofisiaria, surrenalica, gonadica), dei tumori endocrini (adenomi ipofisari, feocromocitomi, carcinomi tiroidei), dei diabete complessi o delle obesità di origine endocrina.
Il ginecologo è un altro interlocutore privilegiato, soprattutto per le donne che presentano gravi disturbi del ciclo mestruale, infertilità, patologie uterine o ovariche, o endometriosi. Egli si occupa del monitoraggio ginecologico preventivo (pap test, mammografia), prescrive i trattamenti ormonali adatti (contraccezione, trattamento della menopausa) e gestisce le complicazioni ginecologiche degli squilibri ormonali (iperplasia endometriale, cisti ovariche, tumori ormono-dipendenti).
L’urologo o l’andrologo sono gli specialisti verso cui indirizzare gli uomini che presentano disturbi della funzione sessuale (disfunzione erettile, disturbi dell’eiaculazione, calo del desiderio), infertilità o una patologia prostatica. Essi eseguono le indagini specialistiche (spermiogramma, ecografia prostatica), prescrivono i trattamenti adatti (inibitori della 5-alfa-reduttasi, supplementazione di testosterone) e si occupano dello screening delle complicazioni (ipertrofia prostatica benigna, cancro alla prostata).
Il medico nutrizionista è un altro professionista chiave nella gestione degli squilibri ormonali, in particolare quelli associati a disturbi metabolici (obesità, resistenza all’insulina, dislipidemia). Esegue una valutazione nutrizionale approfondita (indagine alimentare, impedenziometria), prescrive diete appropriate e personalizzate, e fornisce un monitoraggio ravvicinato per favorire una perdita di peso duratura e prevenire le carenze. Egli lavora in stretta collaborazione con l’allenatore per ottimizzare l’apporto alimentare e rafforzare la motivazione al cambiamento.
Il psicologo o il psicoterapeuta sono alleati preziosi per i clienti che presentano problemi psicologici associati agli squilibri ormonali, come l’ansia, la depressione, i disturbi del comportamento alimentare o il disagio emozionale. Essi offrono uno spazio di ascolto benevolo e non giudicante, aiutano a comprendere i meccanismi psicologici sottostanti e mettono in atto strategie terapeutiche adatte (terapia cognitivo-comportamentale, psicoterapia analitica, EMDR). Essi lavorano in sinergia con l’allenatore per favorire un benessere generale e rafforzare le risorse psicologiche.
Il fisioterapista è un altro professionista a cui l’allenatore può indirizzare i clienti che presentano disturbi muscolo-scheletrici associati agli squilibri ormonali, come l’osteoporosi, la sarcopenia o il dolore articolare. Egli esegue bilanci di forza e flessibilità, mette in atto programmi di rafforzamento muscolare e prevenzione delle cadute, e fornisce sessioni di riabilitazione funzionale. Lavora in complemento all’allenatore per ottimizzare le condizioni fisiche e prevenire le complicanze osteo-articolari.
L’osteopata è un altro terapista manuale a cui indirizzare i clienti che presentano disturbi funzionali associati agli squilibri ormonali, come i disturbi digestivi, i mal di testa, i dolori pelvici o i disturbi della statica pelvica. Esegue manipolazioni dolci e mirate per risolvere i blocchi articolari, muscolari o viscerali, e ristabilire una buona mobilità delle strutture anatomiche. Lavora in sinergia con l’allenatore per favorire un benessere fisico globale e ottimizzare le capacità di adattamento allo stress.
Il naturopata o il fitoterapista sono praticanti a cui indirizzare i clienti che desiderano un approccio naturale e integrativo agli squilibri ormonali. Essi eseguono bilanci di vitalità, prescrivono integratori alimentari adatti (vitamine, minerali, acidi grassi essenziali, probiotici) e propongono trattamenti a base di piante (fitoterapia, aromaterapia, gemmoterapia). Lavorano in complemento all’allenatore per rafforzare le difese naturali dell’organismo e favorire un riequilibrio dolce delle funzioni ormonali.
Infine, l’agopuntore o il praticante di medicina tradizionale cinese sono terapeuti a cui indirizzare i clienti che desiderano un approccio energetico e globale agli squilibri ormonali. Essi eseguono bilanci energetici secondo i principi della medicina cinese (teoria dei 5 elementi, dei meridiani), e propongono trattamenti a base di aghi (agopuntura), di piante (farmacopea cinese) o di massaggi (tuina). Lavorano in sinergia con l’allenatore per ripristinare una buona circolazione dell’energia vitale e armonizzare le funzioni fisiologiche.
Prendiamo l’esempio di Sophie, 42 anni, che consulta un allenatore in salute ormonale per problemi di ciclo mestruale, aumento di peso e stanchezza cronica. Dopo un bilancio approfondito, l’allenatore sospetta una sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) associata a insulino-resistenza e carenza di vitamina D. Egli mette in atto misure igienico-dietetiche adeguate (alimentazione a basso indice glicemico, attività fisica regolare, gestione dello stress) e una supplementazione di vitamina D. Tuttavia, di fronte alla persistenza di cicli molto irregolari e iperandrogenismo clinico, indirizza Sophie a un ginecologo per un bilancio più approfondito. Il ginecologo conferma la diagnosi di PCOS attraverso un’ecografia pelvica e dosaggi ormonali, e propone un trattamento con progestinici per regolare i cicli e prevenire l’iperplasia endometriale. Egli prevede anche uno screening delle complicanze metaboliche (diabete, dislipidemia) e un monitoraggio ravvicinato dell’endometrio. Parallelamente, l’allenatore indirizza Sophie a un medico nutrizionista per ottimizzare la gestione dietetica e favorire una perdita di peso duratura. Inoltre propone un supporto psicologico per lavorare sull’immagine corporea e la gestione delle emozioni, e delle sessioni di agopuntura per riequilibrare le energie e stimolare le funzioni ovariche. Grazie a questa gestione globale e coordinata, che coinvolge vari professionisti complementari, Sophie riesce progressivamente a ritrovare cicli regolari, un peso forma e un benessere fisico e psicologico.
Questo esempio illustra bene l’importanza di un orientamento pertinente e mirato verso altri professionisti, in base alle esigenze specifiche di ogni cliente e alle competenze dell’allenatore. Questa indicazione non deve essere vissuta come un fallimento o una perdita di controllo, ma al contrario come un’opportunità per rafforzare la qualità e l’efficacia dell’accompagnamento, basandosi su una rete di partner di fiducia. È necessaria una buona conoscenza delle competenze di ogni professionista, una comunicazione chiara e benveillante con il cliente, e un coordinamento fluido tra i vari intervenienti. L’allenatore rimane il principale punto di riferimento e il filo conduttore dell’accompagnamento, garantendo la coerenza e la sinergia dei diversi approcci e adattando regolarmente il piano d’azione in base all’evoluzione e ai riscontri del cliente.
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