Sviluppare la propria intuizione e la propria guida interiore è una competenza chiave per ogni praticante di Angelic Healing. Infatti, affinando la sua capacità di percepire i messaggi sottili trasmessi dagli angeli e dalla sua propria saggezza, il terapeuta sarà in grado di offrire un supporto giusto e ispirato a coloro che vengono da lui. Tuttavia, questa abilità non è innata per tutti e richiede un allenamento regolare per dispiegarsi appieno.

Il primo passo per sviluppare l’intuizione è imparare a fare silenzio dentro di sé. Nel nostro mondo moderno, sovraccarico di stimoli e sollecitazioni, è essenziale concedersi ogni giorno dei momenti di pausa e di connessione con sé stessi. La meditazione è uno strumento prezioso per questo. Sedendosi in silenzio, concentrando l’attenzione sulla propria respirazione e sulle sensazioni del corpo, si crea uno spazio interiore di calma e chiarezza favorevole all’emergenza dell’intuizione.

Nel corso della pratica, si impara a riconoscere i diversi modi in cui l’intuizione si manifesta. Può essere sotto forma di flash, di immagini mentali, di sensazioni corporee, di frasi che emergono spontaneamente nella mente… Ognuno ha il suo modo unico di ricevere l’informazione intuitiva. L’importante è essere in ascolto e annotare in un quaderno i messaggi ricevuti, per quanto insignificanti possano sembrare inizialmente. Con il tempo, si impara a fidarsi di questi piccoli segnali e a dare loro un senso.

Per affinare il proprio canale intuitivo, è anche essenziale chiarire la propria mente e le proprie emozioni. Una mente agitata, invasa da pensieri parassiti e rimuginazioni, avrà difficoltà a percepire i messaggi sottili dell’intuizione. Allo stesso modo, emozioni non digerite o ferite non guarite possono creare interferenze e portare a confondere le proprie proiezioni con una vera guida. Da qui l’importanza di un lavoro personale approfondito, come abbiamo visto nei moduli precedenti.

La connessione con la natura è un altro potente modo di nutrire la propria intuizione. Passeggiando nel bosco, contemplando un tramonto o ascoltando il canto degli uccelli, ci sincronizziamo con i ritmi della vita e ci apriamo a una maggiore guida. Molti praticanti riferiscono di ricevere messaggi importanti durante momenti di comunione con la natura. La famosa scrittrice e conferenziere Clarissa Pinkola Estés racconta così di aver ricevuto l’ispirazione per il suo libro “Donne che corrono con i lupi” durante un ritiro in solitudine nel bosco.

Ma sviluppare la propria intuizione passa anche attraverso l’approfondimento della relazione con gli angeli e le guide. Imparando ad invocare la loro presenza e a connettersi con la loro energia, si crea un canale di comunicazione privilegiato che facilita la ricezione dei messaggi. La pratica regolare della preghiera e della meditazione angelica permette di familiarizzare con la loro frequenza vibratoria e di discernere meglio la loro guida quotidiana.

Esistono numerosi strumenti per stimolare questa connessione, come i mazzi di carte oracle, i lanci di rune o la scrittura ispirata. Il semplice atto di porre una domanda agli angeli e di annotare spontaneamente ciò che ci attraversa senza cercare di controllare, può fornire insegnamenti di grande saggezza. Con la pratica, si sviluppa una vera relazione di fiducia e complicità con le nostre guide invisibili.

Ma attenzione a non cadere nella trappola della “dipendenza” dalla guida esterna. L’obiettivo non è diventare un semplice recipiente passivo dei messaggi angelici, ma piuttosto di rafforzare il proprio discernimento interiore. Confrontando le informazioni ricevute con le proprie sensazioni e la propria etica, si impara a poco a poco ad ancorarsi in una guida interiore affidabile e potente.

Perché alla fine, sviluppare la propria intuizione è imparare a fidarsi della piccola voce dell’anima, quella parte di noi che è collegata alla Sorgente e che sa cosa è giusto e vero per noi. Come disse molto bene Rumi: “Esiste una voce che non usa parole. Ascolta.” Coltivando ogni giorno questo ascolto sensibile in sé e attorno a sé, il praticante di Angelic Healing sviluppa un vero GPS interno che lo guida con precisione sul suo cammino di vita e nella sua missione di accompagnamento degli altri.

Punti da ricordare:

– Sviluppare la propria intuizione è essenziale per ogni praticante di Angelic Healing al fine di offrire un accompagnamento giusto e ispirato.

– Per fare questo, è necessario imparare a fare silenzio in sé stessi attraverso la meditazione e concedersi dei momenti di pausa e di connessione con sé stessi tutti i giorni.

– Ogni persona riceve l’informazione intuitiva in modo unico (flash, immagini mentali, sensazioni corporee, frasi spontanee). Bisogna ascoltare questi segnali e fidarsi di loro.

– Chiarire la propria mente e le proprie emozioni è importante per non confondere le proprie proiezioni con una vera guida.

– Collegarsi alla natura permette di sincronizzarsi con la vita e di aprire a più guida.

– Approfondire la relazione con gli angeli attraverso la preghiera e la meditazione facilita la ricezione dei loro messaggi. Strumenti come le carte oracle o la scrittura ispirata possono anche aiutare.

– L’obiettivo è rinforzare il proprio discernimento interiore confrontando le informazioni ricevute con le proprie sensazioni e la propria etica.

– Sviluppare la propria intuizione è imparare a fidarsi della voce della propria anima per trovare la propria strada giusta.

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