2.9 – Fattori che influenzano il ciclo Alimentazione e nutrizione
L’alimentazione e la nutrizione giocano un ruolo essenziale nella regolazione del ciclo mestruale e nell’equilibrio ormonale. Infatti, i nutrienti forniti dall’alimentazione sono i precursori della sintesi degli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone) e influenzano il loro metabolismo. Un’alimentazione squilibrata o delle carenze nutrizionali possono quindi disturbare il funzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisario-ovarico e causare irregolarità mestruali.
I macronutrienti (carboidrati, proteine, lipidi) sono particolarmente importanti per il mantenimento dell’equilibrio energetico e la regolazione ormonale. Un apporto insufficiente di carboidrati complessi (amidi, legumi) può causare una scarsa disponibilità di glucosio, principale substrato energetico dell’organismo, e perturbare la secrezione pulsatile di GnRH dall’ipotalamo. Al contrario, un consumo eccessivo di zuccheri semplici e di alimenti ad alto indice glicemico può favorire l’insulino-resistenza e l’iperandrogenismo, come nella sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). Le proteine, invece, sono essenziali per la sintesi degli ormoni peptidici (FSH, LH) e dei recettori ormonali. Infine, gli acidi grassi omega-3, presenti nei pesci grassi e nei semi oleosi, hanno un effetto anti-infiammatorio e possono aiutare a regolare la produzione delle prostaglandine coinvolte nel dolore mestruale.
Esempio : Laura, 32 anni, soffre di PCOS che si manifesta con cicli irregolari, ovulazioni rare e sovrappeso. La sua ginecologa le consiglia di adottare un’alimentazione a basso indice glicemico, ricca di fibre e di proteine vegetali, per migliorare la sua sensibilità all’insulina e favorire una perdita di peso progressiva. Dopo 3 mesi di questa nuova dieta alimentare, associata ad un’attività fisica regolare, Laura nota un miglioramento nella regolarità dei suoi cicli e una riduzione dei suoi sintomi di iperandrogenismo (acne, irsutismo).
I micronutrienti (vitamine, minerali) sono anch’essi indispensabili per un buon funzionamento dell’asse gonadotropo e per la salute riproduttiva. Il ferro, per esempio, è essenziale per la sintesi dell’emoglobina e per l’ossigenazione dei tessuti. Una carenza di ferro, comune nelle donne in età fertile a causa delle perdite mestruali, può portare ad un’anemia e a sanguinamenti uterini anormali. Lo zinco, il selenio e le vitamine A, C ed E sono antiossidanti che proteggono i follicoli ovarici dallo stress ossidativo e favoriscono una buona qualità ovocitaria. La vitamina D, invece, regola l’espressione di numerosi geni coinvolti nella steroidogenesi ovarica e nell’impianto embrionale. Una carenza di vitamina D è associata ad un aumentato rischio di infertilità e di aborti spontanei.
Aneddoto : Sophie, 28 anni, consulta la sua ginecologa per regole abbondanti e prolungate, che la stanno esaurendo e influenzano la sua qualità di vita. Un esame del sangue rivela una grave anemia carenza di ferro, legata alle sue abbondanti perdite mestruali e ad un’alimentazione povera di ferro. La sua ginecologa le prescrive un supplemento di ferro e le consiglia di aumentare il consumo di alimenti ricchi di ferro biodisponibile (carne rossa, pesce, legumi) e di vitamina C (agrumi, kiwi, peperoni) per migliorare l’assorbimento del ferro. Dopo 3 mesi di trattamento e di cambiamenti alimentari, Sophie nota un netto miglioramento dei suoi sintomi e la normalizzazione del suo livello di ferritina.
Alcuni composti bioattivi presenti nell’alimentazione possono anche influenzare il ciclo mestruale, modulando l’attività degli ormoni sessuali. I fitoestrogeni, per esempio, sono composti vegetali che mimitizzano l’azione degli estrogeni endogeni e possono quindi regolare la funzione ovarica. Si trovano in grandi quantità nella soia e nei suoi derivati (tofu, tempeh), così come in alcuni cereali (avena, segale) e legumi (lenticchie, ceci). Le lignane, presenti nei semi di lino e di sesamo, sono precursori dell’enterolattone, un metabolita dalle proprietà anti-estrogeniche che può aiutare a ridurre i sintomi della sindrome premestruale e dell’endometriosi.
Esempio : Julie, 35 anni, soffre di endometriosi da diversi anni, con mestruazioni dolorose e abbondanti che influenzano la sua qualità di vita. Dopo aver provato diversi trattamenti ormonali senza successo, decide di adottare un’alimentazione anti-infiammatoria, ricca di omega-3, di verdure e di fitoestrogeni. Incorpora in particolare semi di lino macinati e alimenti a base di soia nella sua alimentazione quotidiana. Dopo vari mesi di questa dieta, nota una significativa diminuzione del dolore pelvico e un miglioramento della regolarità dei suoi cicli.
In sintesi, l’alimentazione è un fattore chiave nella regolazione del ciclo mestruale e nella salute riproduttiva. Un’alimentazione equilibrata, ricca di nutrienti essenziali (ferro, zinco, vitamine) e di composti bioattivi (omega-3, fitoestrogeni), può aiutare a regolare la funzione ovarica, a ridurre i sintomi mestruali e a prevenire alcuni disturbi ginecologici. Al contrario, un’alimentazione squilibrata o delle carenze nutrizionali possono disturbare l’equilibrio ormonale e causare irregolarità del ciclo. È quindi importante prestare particolare attenzione all’alimentazione durante tutta la vita riproduttiva, adattando gli apporti nutrizionali alle proprie esigenze specifiche (età, attività fisica, patologie). In caso di persistenti disturbi mestruali o di squilibri alimentari, è consigliato consultare un professionista della salute (ginecologo, nutrizionista) per ottenere un supporto personalizzato e un’adeguata assistenza.
Punti da ricordare :
1. L’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella regolazione del ciclo mestruale e nell’equilibrio ormonale fornendo i nutrienti necessari alla sintesi degli ormoni sessuali.
2. I macronutrienti (carboidrati, proteine, lipidi) sono essenziali per mantenere l’equilibrio energetico e la regolazione ormonale. È consigliato un apporto equilibrato di carboidrati complessi, proteine e acidi grassi omega-3.
3. I micronutrienti (vitamine, minerali) sono indispensabili per il buon funzionamento dell’asse gonadotropo e per la salute riproduttiva. Il ferro, lo zinco, il selenio e le vitamine A, C, D ed E sono particolarmente importanti.
4. Alcuni composti bioattivi presenti nell’alimentazione, come i fitoestrogeni e le lignane, possono modulare l’attività degli ormoni sessuali e aiutare a regolare la funzione ovarica.
5. Un’alimentazione squilibrata o delle carenze nutrizionali possono disturbare l’equilibrio ormonale e causare disturbi del ciclo mestruale, come l’irregolarità dei cicli, sanguinamenti anormali o dolori pelvici.
6. È importante adottare un’alimentazione equilibrata e adattata alle proprie esigenze specifiche durante tutta la vita riproduttiva. In caso di persistenti disturbi mestruali o di squilibri alimentari, è consigliato consultare un professionista della salute per un supporto personalizzato.
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